WORKSHOPLe scienze naturali in Valle d'Aosta - 18-05-2024
Sabato 18 maggio 2024 presso la sala conferenze della Biblioteca regionale di Aosta si è tenuto il workshop "Le scienze naturali in Valle d’Aosta”, organizzato dalla Société de la Flore Valdôtaine, con l’obiettivo di riunire professionisti, studenti e appassionati interessati allo studio degli aspetti naturalistici della Valle d’Aosta, rinsaldare rapporti e favorire i reciproci aggiornamenti sulle ricerche in corso o da venire.
La partecipazione all’evento è stata molto buona, con 55 iscritti molti dei quali giovani. Un buon numero dei presenti ha seguito non soltanto le presentazioni in calendario nel corso della mattinata, ma anche il dibattito pomeridiano che si è svolto dalle 14:30 alle 17:00.
Le relazioni hanno fornito un esempio delle molteplici iniziative in corso riguardanti varie discipline delle scienze della terra, della botanica e della zoologia. L’intervento introduttivo ha illustrato la storia della SFV e il ruolo che l’associazione ha sostenuto sin dalla seconda metà del XIX secolo nel promuovere lo studio delle scienze naturali a livello regionale.
Il ruolo della SFV è particolarmente importante nel contesto attuale, in quanto può essere complementare rispetto alle iniziative realizzate dalle università e dagli enti pubblici valdostani con competenze ambientali. Infatti, le prime si occupano prioritariamente per ogni singola disciplina di temi di interesse generale, ottenendo risultati valorizzabili su riviste di livello internazionale; i secondi affrontano per contro aspetti con dirette ricadute gestionali, pubblicando soltanto una parte dei dati raccolti.
Risulta quindi evidente l’importanza di stimolare l’attività di appassionati e professionisti del settore rivolta ad una capillare e continuativa raccolta di dati naturalistici nella regione, curandone poi la valorizzazione mediante la pubblicazione di monografie e articoli scientifici. I 77 volumi del bollettino scientifico dell’associazione realizzati fra il 1902 e il 2023 testimoniano tale impegno, con ben 800 articoli pubblicati riguardanti l’insieme delle scienze naturali. Il prossimo numero della Revue Valdôtaine d’Histoire Naturelle uscirà con una veste editoriale rinnovata e si propone di rispondere in modo sempre più efficace all’esigenza di conoscere in modo adeguato gli aspetti ambientali della regione.
I dati ottenuti nell’ambito di ricerche e monitoraggi di lungo periodo sono fondamentali per meglio indirizzare le attività umane sul territorio e ridurne gli impatti negativi. La SFV si propone quindi di contribuire alla tutela della natura mediante la raccolta, la pubblicazione e la divulgazione di informazioni di elevato livello scientifico nel campo delle conoscenze naturalistiche. A questo proposito possono essere citati il sito riccamente illustrato dedicato alla flora valdostana (ww.floravda.it), le escursioni e le conferenze organizzate ogni anno.
Tutte queste tematiche sono state dibattute nel corso del workshop; la speranza è che nell’immediato futuro siano sempre più numerosi i naturalisti in grado di arricchire col loro contributo le attività della SFV, con particolare riguardo ai più giovani. E’ infine auspicabile una sempre più fattiva collaborazione con soggetti pubblici e con le altre associazioni naturalistiche di prossimità, come l’ANP e il GPSO.
La partecipazione all’evento è stata molto buona, con 55 iscritti molti dei quali giovani. Un buon numero dei presenti ha seguito non soltanto le presentazioni in calendario nel corso della mattinata, ma anche il dibattito pomeridiano che si è svolto dalle 14:30 alle 17:00.
Le relazioni hanno fornito un esempio delle molteplici iniziative in corso riguardanti varie discipline delle scienze della terra, della botanica e della zoologia. L’intervento introduttivo ha illustrato la storia della SFV e il ruolo che l’associazione ha sostenuto sin dalla seconda metà del XIX secolo nel promuovere lo studio delle scienze naturali a livello regionale.
Il ruolo della SFV è particolarmente importante nel contesto attuale, in quanto può essere complementare rispetto alle iniziative realizzate dalle università e dagli enti pubblici valdostani con competenze ambientali. Infatti, le prime si occupano prioritariamente per ogni singola disciplina di temi di interesse generale, ottenendo risultati valorizzabili su riviste di livello internazionale; i secondi affrontano per contro aspetti con dirette ricadute gestionali, pubblicando soltanto una parte dei dati raccolti.
Risulta quindi evidente l’importanza di stimolare l’attività di appassionati e professionisti del settore rivolta ad una capillare e continuativa raccolta di dati naturalistici nella regione, curandone poi la valorizzazione mediante la pubblicazione di monografie e articoli scientifici. I 77 volumi del bollettino scientifico dell’associazione realizzati fra il 1902 e il 2023 testimoniano tale impegno, con ben 800 articoli pubblicati riguardanti l’insieme delle scienze naturali. Il prossimo numero della Revue Valdôtaine d’Histoire Naturelle uscirà con una veste editoriale rinnovata e si propone di rispondere in modo sempre più efficace all’esigenza di conoscere in modo adeguato gli aspetti ambientali della regione.
I dati ottenuti nell’ambito di ricerche e monitoraggi di lungo periodo sono fondamentali per meglio indirizzare le attività umane sul territorio e ridurne gli impatti negativi. La SFV si propone quindi di contribuire alla tutela della natura mediante la raccolta, la pubblicazione e la divulgazione di informazioni di elevato livello scientifico nel campo delle conoscenze naturalistiche. A questo proposito possono essere citati il sito riccamente illustrato dedicato alla flora valdostana (ww.floravda.it), le escursioni e le conferenze organizzate ogni anno.
Tutte queste tematiche sono state dibattute nel corso del workshop; la speranza è che nell’immediato futuro siano sempre più numerosi i naturalisti in grado di arricchire col loro contributo le attività della SFV, con particolare riguardo ai più giovani. E’ infine auspicabile una sempre più fattiva collaborazione con soggetti pubblici e con le altre associazioni naturalistiche di prossimità, come l’ANP e il GPSO.